Autotrasporto verso il fermo dei servizi

Autotrasporto verso il fermo dei servizi

Acque agitate dopo l'incontro a Palazzo Chigi fra Governo ed associazioni di rappresentanza degli autotrasportatori. Russo (Conftrasporto): "il Governo non è in grado di assicurare interventi concreti per attuare quanto sottoscritto con la categoria".

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9 agosto 2006
Autotrasporto verso il fermo a settembre

Autotrasporto verso il fermo a settembre

 

Acque agitate al termine dell’incontro svoltosi a Palazzo Chigi fra i rappresentanti del Governo e i vertici delle associazioni di rappresentanza degli autotrasportatori. Per Pasquale Russo, segretario nazionale di Conftrasporto e Cuna, “la situazione non ha avuto lo sviluppo atteso. Nonostante l’impegno del sottosegretario Annunziata, il Governo non è stato in grado di assicurare, a dieci mesi dalla firma del protocollo d’intesa, interventi concreti per l’attuazione di quanto sottoscritto con la categoria. Vi sono quindi le condizioni per l’organizzazione di un fermo dei servizi. A settembre lo proporremo alle altre associazioni. E’ incomprensibile la mancanza di attenzione e di rispetto nei confronti del settore da parte del governo Prodi. Non chiediamo risorse aggiuntive, ma solo il rispetto di quanto concordato�.

Da parte sua il presidente della Fai-Conftrasporto, Paolo Uggé, pur avendo “apprezzato le dichiarazioni del sottosegretario Annunziata sulla volontà di continuare con il lavoro intrapreso�, ha sottolineato che “tali dichiarazioni non coincidono con il comportamento del Governo, che penalizza l’intero mondo della produzione e l’economia del Paese. L’atteggiamento tutt’altro che positivo e costruttivo del Governo lo si è potuto apprezzare lo scorso giovedì 3 agosto quando, con i voti della maggioranza, è stato respinto alla Camera un ordine del giorno teso a evitare tagli e contrazioni di spesa su capitoli gestiti dall'Albo Autotrasportatori, ed un utilizzo a favore della sicurezza a valersi sui versamenti effettuati dalle imprese di autotrasporto. E’ una situazione che rischia di compromettere seriamente non solo l’attuazione dei protocolli d’intesa sottoscritti, bensì anche la concretizzazione della riforma del settore. A settembre si aprirà, se il comportamento del Governo non dovesse mutare, una fase conflittuale che inizierà con manifestazioni in diverse città e che già da ora non esclude l’attuazione di un fermo nazionale dei servizi delle imprese di autotrasporto�.

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