BILLÈ: "SÌ AL TAGLIO, MA PER RILANCIARE CONSUMI ED ECONOMIA"

BILLÈ: "SÌ AL TAGLIO, MA PER RILANCIARE CONSUMI ED ECONOMIA"

D:8-5-2004 p:03 t:Berlusconi: "quasi pronto il piano per la riduzione fiscale"

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10 maggio 2004
Billè: “sì al taglio, ma per rilanciare consumi ed economia”

Billè: “taglio tasse, o il Paese non va da nessuna parte”

 

Il presidente di Confcommercio, Sergio Billè, aspetta di conoscere nel dettaglio il provvedimento sulla riduzione delle aliquote, ma sottolinea l’importanza di un

taglio alle tasse per rilanciare i consumi e l’economia. “Credo che questa sia una condizione estremamente importante - ha spiegato a margine del Forum nazionale dei giovani imprenditori di Confcommercio - per assicurare quella ripresa dell’economia che parte dalla riduzione delle tasse”. Secondo il presidente di Confcommercio, infatti, “dobbiamo riprendere la via dello sviluppo e lo sviluppo parte dalla ripresa dei consumi”. “Noi - ha proseguito - attendiamo con molta curiosità il mantenimento dell’impegno che Berlusconi ha più volte preso e che credo sia prossimo a trovare una sua maturazione, leggeremo cosa c’è scritto nel provvedimento”.

Interpellato sulla fattibilita' della riduzione delle aliquote, Billè ha replicato: “credo che non sia fattibile lasciare l’economia nelle condizioni in cui si trova attualmente. Sono 3-4 anni che non cresciamo e che giriamo intorno agli stessi problemi”. Il presidente di Confcommercio ha quindi spiegato che “in questi ultimi anni alcuni hanno avuto più di quello che dovevano avere ed è arrivato forse il momento di sparigliare”.

“Questa più che una scossa è una scossa tellurica del quarto-quinto grado della scala Mercalli perché se non si abbassano le tasse questo Paese non va da nessuna

parte”. Così il presidente di Confcommercio ha poi commentato la notizia che tra Irpef regionali e comunali e Irap la pressione fiscale è aumentata dell’8,3% dal 2002 al 2003.

Questo dato - ha spiegato a margine dei lavori della  conferenza nazionale Confservizi - si unisce “ai costi di base che sono aumentati altrettanto, come energia, elettricità e quant’altro”.

“Se lo Stato vuole rimettere ordine nei suoi conti, nei trasferimenti di risorse che dà agli enti locali lo faccia - ha ribadito - avendo presente una cosa: che questa situazione è

intollerabile per le famiglie che hanno redditi bassi e per il sistema imprenditoriale diffuso che noi rappresentiamo e che impatta molto con il territorio”. Per Billè, “se si vuole mandare ad affogare questa parte del Paese, che è quella che ha prodotto occupazione, che ha tenuto assieme il Paese, lo si dica, perché a questo punto affogherà l’intero Paese''. Il presidente di Confcommercio ha invitato Berlusconi “ancora una volta a completare una promessa più volte ribadita e quindi a dare seguito a questa scossa

tellurica positiva e non negativa, cominciando ad analizzare una volta per tutte quello che è il sistema dei trasferimenti degli enti locali e soprattutto a collegarlo ad una efficienza che mi sembra sia ancora problematica”.

 

 

 

 

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