Carfagna: "Rilanciare il Sud per un'Italia più forte"

Carfagna: "Rilanciare il Sud per un'Italia più forte"

Il Ministro per il Sud e la Coesione territoriale ha chiuso la seconda sessione del forum di Confcommercio. "Abbiamo destinato alle regioni del Mezzogiorno almeno il 40% delle risorse del Pnrr". 

DateFormat

27 aprile 2022

Roma - La seconda sessione del Forum di Confcommercio si è incentrata sulle “Riforma delle regole fiscali europee” con la partecipazione di Sergio Fabbrini, direttore del Dipartimento di scienze Politiche della Luiss, Carlo Cottarelli, direttore dell’Osservatorio sui Conti Pubblici Italiani e Andrea Brasili, senior economist della Banca Europea degli investimenti. Il tema del dibattito ha riguardato il progetto di riforme delle regole fiscali su spesa pubblica, debito e investimenti che l'Unione Europea sta impostando anche alla luce del cambiamento del panorama economico con l'aumento del debito pubblico, la necessità di investimenti per la transizione verde e digitale, e ora la guerra della Russia in Ucraina.

 

La giornata si è conclusa con l’intervento del Ministro per il Sud e la Coesione territoriale, Mara Carfagna che ha parlato dei finanziamenti e dell’attuazione del Pnrr al Sud. “Il successo dell’operazione ripresa del nostro Paese – ha detto Carfagna - dipende dall’attuazione del Pnrr soprattutto al Sud”. “Se il Mezzogiorno avesse tassi di crescita simili a quelli del Nord, l’Italia sarebbe un Paese tra i più forti dell’intera Unione Europea”. Il ministro ha ricordato che “oggi che le risorse ci sono abbiamo il dovere di spendere e l’obbligo di realizzare il programma di investimenti per rilanciare la crescita e i consumi in quelle aree dove la crescita, date le condizioni di partenza, può essere più consistente”. “Eravamo tutti convinti di vivere un 2022 diverso da quello che stiamo vivendo, lo scoppio della guerra ci costringe a fare i conti con un anno molto diverso”. “Le conseguenze della guerra sui prezzi dell’energie e delle materie prima acuisce una tendenza già emersa, cioè l’aumento dei prezzi che accompagnato al rallentamento dell’economia chiede un impegno ulteriore alla politica e alle parti sociali”. “Bisogna dare delle risposte di medio e lungo periodo – ha osservato Carfagna - si può e si deve dare di più. Nella prossima legge di bilancio bisogna ridurre il carico fiscale sui redditi medio bassi. Già è stato fatto molto con la riduzione dell’Irpef ma si deve andare oltre. I cittadini non devono percepire il sistema fiscale come un ostacolo alla crescita”. Carfagna ha poi ricordato la necessità di razionalizzalizzare il sistema di incentivi fiscali alle imprese soprattutto nel Mezzogiorno che siano utili ed aumentino la capacità di creare occupazione. “Politica fiscale a parte, la strada maestra è accelerare il processo di modernizzazione del processo economico e produttivo del nostro Paese. Le sfide che abbiamo di fronte ci impongono la necessità di guadagnare piena autonomia energetica. Il governo si sta muovendo in questo senso per diversificare le fonti di approvvigionamento”. “Quindi – ha aggiunto - bisogna sostenere senza ambiguità l’azione di Draghi in Europa per fissare un tetto del prezzo del gas”. Tornando al tema del Sud, il ministro ha precisato che “in questo scenario internazionale che si sta delineando, il Mezzogiorno è un asset importante su cui puntare per costruire nuovi rigassificatori e puntare su nuovi investimenti per riportare in Italia produzioni che abbiamo perso”. “Dobbiamo rendere il Mezzogiorno capace di raccogliere e vincere questa sfida. Tutta l’azione che abbiamo messo in campo va in questa direzione: il Sud non chiede sussidi ma chiede opportunità, non privilegi ma diritti. Abbiamo destinato alle regioni del Mezzogiorno almeno il 40% delle risorse del Pnrr. Una dimostrazione di come il governo ritenga indispensabile il Pnrr per ridurre i divari territoriali. Abbiamo puntato sull’alta velocità ferroviaria e investito sulle ferrovie regionali e sull’ammodernamento dei principali porti del Mezzogiorno. Un’altra azione importante intrapresa per fare del Sud un volano di sviluppo e il potenziamento delle zone economiche speciali: abbiamo scommesso su queste zone, come polo d’attrazione degli investimenti nazionali ed internazionali garantendone l’infrastrutturazione”. “Abbiamo introdotto – ha sottolineato Carfagna - un regime di autorizzazione unica per insediarsi in quelle aree. Rinforzando i poteri del Commissario straordinario. Sarà quindi più semplice, più rapido e più conveniente investire nel Mezzogiorno”.  Il ministro ha concluso il suo intervento precisando che la volontà del governo è quella dicostruire una visione diversa di quella di un Sud assistenziale, ma di un territorio che sia in grado di camminare sulle sue gambe. I prossimi mesi saranno cruciali per incardinare il Pnnr su binari sicuri. Non dobbiamo sprecare i giorni che verranno in una campagna elettorale permanente”.

Banner grande colonna destra interna

Aggregatore Risorse

ScriptAnalytics

Cerca