Confcommercio Perugia: "bilancio comunale inadeguato"

Confcommercio Perugia: "bilancio comunale inadeguato"

Dopo l'analisi del bilancio del Comune di Perugia, quattro associazioni di impresa (Confcommercio, Confesercenti, Cna e Confartigianato) esprimono preoccupazione per una manovra che "non presenta le condizioni per guardare al futuro con ottimismo".

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25 marzo 2005
PERUGIA: CONFCOMMERCIO E CONFESERCENTI, BILANCIO COMUNALE TROPPO PESANTE =

Confcommercio Perugia: "bilancio comunale inadeguato"

 

I rappresentanti di quattro associazioni di impresa (Confcommercio, Confesercenti, Cna e Confartigianato) dopo l'analisi del bilancio del Comune di Perugia, da poco approvato, esprimono unanime preoccupazione per una manovra economica che "non presenta le condizioni per guardare al futuro con serenità ed ottimismo".

Due i fronti sui quali si concentrano le preoccupazioni delle imprese. Il primo è quello tariffario. "La tassa per l'occupazione del suolo pubblico - affermano in una nota - aumenterà indifferentemente del 50%; per lo smaltimento dei rifiuti solidi urbani si pagherà un importo maggiorato del 21,63%; l'aliquota Ici sui fabbricati commerciali ed artigianali passerà dal 6 al 7 per mille, equiparandoli ad una seconda casa di lusso; per la prima volta, il Comune di Perugia applicherà l'addizionale Irpef dello 0,1 per mille".

"E' evidente - proseguono - che la manovra del Comune inciderà in primo luogo proprio sulle imprese, in un momento molto difficile per l'intera economia, caratterizzato da segnali preoccupanti di stagnazione che non risparmiano certamente la realtà perugina. Erano ben altre le aspettative delle imprese, per le quali è invece indispensabile un sistema fiscale e tariffario compatibile con la primaria esigenza della crescita economica". "La manovra del Comune di Perugia è però molto pesante anche per le famiglie, che già vivono penosamente la percezione di un incremento del costo della vita, che blocca la ripresa dei consumi e rende asfittica la domanda di beni e servizi. Senza dimenticare che a Perugia tutto questo si intreccia con altri forti aumenti, come è il caso del biglietto Apm".

Il secondo fronte è quello degli interventi programmati, a fronte di maggiori entrate per 8-9 milioni di euro, che in alcuni casi sono giudicati dalle associazioni "inadeguati" come nel caso del turismo, settore sicuramente strategico per una città come Perugia, per il quale il Comune ha stanziato poco più di 100 mila euro per l'anno in corso".

 

 

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