Confcommercio: "Al momento non ci sono rischi di aumento dei prezzi"

Confcommercio: "Al momento non ci sono rischi di aumento dei prezzi"

Il direttore dell'Ufficio Studi, Mariano Bella, ha commentato gli sviluppi della crisi in Medio Oriente. "Si può chiudere il 2024 con un'inflazione media all'1,1%". 

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15 aprile 2024

"Non si può prevedere l'imprevedibile, non sappiamo se la crisi in Medio Oriente si accentuerà, ma al momento non vedo rischi di un aumento dei prezzi dei carburanti e dell'inflazione". Parole del direttore dell'Ufficio Studi di Confcommercio, Mariano Bella che, commentando l'attacco iraniano al territorio di Israele ha sottolineato che se la crisi dovesse prolungarsi "prima o poi ci sarà la trasmissione dalla logistica e dai costi dei trasporti ai prezzi al consumo. Ma al momento starei dalla parte delle buone notizie". A marzo l'inflazione tendenziale era all'1,3% e l'Ufficio Studi di Confcommercio stima che ad aprile possa scendere all'1,1%. "In assenza di shock - ha detto Bella - si può chiudere il 2024 con una inflazione in media d'anno all'1,1%. La benzina negli ultimi giorni è un po' in risalita, ma se è vero che i mercati stanno scontando quello che era il prevedibile attacco dell'Iran su Israele nei prossimi giorni dovremmo avere una discesa".

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