Conti pubblici: stasera il governo chiede il voto di fiducia

Conti pubblici: stasera il governo chiede il voto di fiducia

Sono pari a circa 530 milioni di euro le nuove entrate introdotte con il maxi-emendamento al decreto legge di correzione della spesa pubblica. Aumentano bolli e imposte sulla seconda casa. Tagli "pesanti" per il ministero del Welfare.

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22 luglio 2004
Manovra: il governo va al voto di fiducia

Manovra: il governo va al voto di fiducia

 

Il governo ha posto la fiducia alla Camera sul maxiemendamento al decreto legge di correzione della spesa pubblica. Il voto si terrà oggi alle 18,30. Sono circa 530 milioni di euro le nuove entrate derivanti dalle novità introdotte con il maxi-emendamento che il governo si accinge a presentare al decreto contenente la manovra correttiva. Il valore complessivo del maxi-emendamento è di 1.080 milioni. I 530 milioni di nuove entrate derivano dagli aumenti sulle imposte di registro e le imposte sostitutive per i mutui e dai ritocchi del prezzo delle marche da bollo che salgono a 11 euro. La cifra è destinata in gran parte a coprire i minori tagli per il ministero della Difesa e per circa un centinaio di milioni sono destinati al fondo per gli sfratti. Il resto dei 1.080 milioni deriverà, in buona parte, da variazioni di interventi sui bilanci dei ministeri.
Difesa: autorizzati minori tagli alla difesa per 875,5 milioni, quasi la metà di quanto inizialmente previsto (1,8 miliardi). Di questi, 282,5 milioni è la spesa autorizzata per interventi infrastrutturali e di investimento delle Forze armate.

Tasse immobili: aumenti di imposte per tutti gli immobili che non siano prima casa (oltre a seconde case, terreni, box, etc). Aumenta dal 10% al 20% il moltiplicatore, cioè il coefficiente di rivalutazione catastale ai fini dell’imposta di registro nelle compravendite. L’intervento non incide né sull’Irpef, né sull’Ici.

Aumento mutui: passa dallo 0,25% al 2% l'imposta sostitutiva sui mutui contratti per l'acquisto di una seconda abitazione.   

Comuni: il maxiemendamento recepisce un emendamento approvato questa mattina in commissione, in base al quale a Regioni e Comuni “virtuosi”, quelli cioè che hanno rispettato gli obiettivi del patto di stabilità interno, non si applica il taglio del 10% sulle spese già impegnate al momento dell’entrata in vigore del decreto. I Comuni con popolazione fino a 1.000 abitanti ed i comuni montani con popolazione fino a 5.000 non saranno obbligati a passare per la Consip per l’acquisto di beni e servizi.

Marche da bollo: aumentano le marche da bollo da 10,33 a 11 euro. Quella pari a 320 mila delle vecchie lire (165,2 euro) passa a 176 euro. Il bollo da 41,32 euro scende a 32 euro se presentato da ditte individuali, mentre sale a 45 euro per le società di persone e a 50 euro per le società di capitale.

Condono edilizio: le domande relative alla definizione di illeciti edilizi presentate prima della recente sentenza della Corte Costituzionale sulla materia restano valide a tutti gli effetti facendo, comunque, salvi gli effetti penali.

Tagli al Welfare: ridotti gli stanziamenti al ministero del Welfare per 479 milioni di euro per il bilancio 2004-2006.

Sfratti e Protezione civile: centodieci milioni sono stati stanziati al Fondo “per il sostegno all’accesso alle abitazioni in locazione”. Quindici milioni alla protezione civile.

Assicurazioni: cinquanta milioni per il fondo di solidarietà delle assicurazioni. Le compagnie dovranno però versare entro il 30 novembre l’intero importo (0,30%) dell’imposta sulle riserve matematiche dei rami vita e non più solo lo 0,25% come acconto.

Canoni demaniali: slitta al 30 ottobre il termine per la rideterminazione dei canoni demaniali marittimi anche in relazione al numero, all’estensione, alle tipologie, alle caratteristiche economiche delle concessioni e delle attività economiche esercitate e all’abusivismo.

                

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