Gli attacchi di Bruxelles non frenano il turismo
Gli attacchi di Bruxelles non frenano il turismo
Nello scorso mese di marzo il valore dell'indice di propensione al viaggio degli italiani, elaborato da Confturismo-Confcommercio in collaborazione con l'Istituto Piepoli, è risultato stabile a quota 59 punti: è la prima volta che non si registra una crescita in termini di variazioni annuali. Gli attentati di Bruxelles hanno indubbiamente avuto impatto sulle scelte di viaggio; sono oltre quattro su dieci gli italiani che manifestano timore a recarsi all'estero, un valore più elevato di quanto registrato dopo i tragici attentati di Parigi dello scorso novembre. I connazionali temono inoltre che il nostro Paese possa essere obiettivo in futuro di attacchi di matrice islamica. Questo insieme di paure influenza dunque le abitudini degli italiani: uno su due afferma infatti che cambierà le proprie abitudini, anche se la maggioranza continuerà a viaggiare all'estero come prima. In questo clima di maggiore incertezza, si riduce anno la durata media dei viaggi: il numero medio di notti per viaggio per i prossimi tre mesi scende rispetto a marzo del 2015 dell'11 per cento fino ad arrivare a 3,4 notti. Effetto che va comunque ricondotto in gran parte alla stagionalità fisiologica, dal momento che tra aprile e giugno è normale che prevalgano nelle scelte di viaggio i cosiddetti short break. Cresce la voglia di passare le vacanze nel nostro Paese: oltre otto italiani su dieci, infatti, preferiscono l'Italia come meta per i viaggi nei prossimi tre mesi, anche se ma vi sono alcuni punti di debolezza che ancora vanno affrontati nella loro completezza. In particolare, i turisti richiedono un miglior servizio di trasporto pubblico all'interno delle città e un ampliamento degli orari dei musei. La meta preferita è la Toscana – per effetto della forte attrazione del turismo culturale - seguita da Lazio e Lombardia. L'effetto Giubileo sta facendo crescere Roma come destinazione in Italia. La Spagna conquista la posizione di leadership a livello europeo davanti alla Francia e al Regno Unito. Gli Stati Uniti rimangono in cima alle preferenze per le mete a livello extra-europeo, davanti al Nord Africa.