I "cinque punti" del Governo

I "cinque punti" del Governo

P:01 D:4-12-2001 T:Pensioni:ancora una settimana per trattare

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4 dicembre 2001

I “cinque punti” del Governo

 

SVILUPPO DELLA PREVIDENZA INTEGRATIVA: previste misure intese a “promuovere il conferimento di quote maggioritarie del Tfr maturando alle forme pensionistiche complementari”. Per evitare che lo smobilizzo del Tfr comporti oneri aggiuntivi per le imprese “il Governo subordinerà tali misure all’individuazione delle necessarie compensazioni in termini di riduzione degli oneri contributivi, agevolazioni di natura  fiscale, facilità di accesso al credito”. “Necessario è poi garantire la libera scelta tra fondi chiusi e fondi aperti, mentre è utile ridefinire la disciplina fiscale della previdenza complementare, in modo da incrementare la deducibilità fiscale della contribuzione ai fondi pensione.

PATTO TRA STATO E LAVORATORI: il lavoratore che matura i requisiti per la pensione di anzianità riceverà, a cura dell’ente previdenziale di competenza, una “certificazione” in  cui si attesta il diritto alla pensione a partire dalla data in cui si sono maturati i requisiti. Tale diritto “potrà essere liberamente esercitato dal lavoratore in qualsiasi momento  successivo alla data di maturazione dei requisiti stessi, anche in presenza di modifiche legislative”.

IL LAVORATORE DECIDE QUANDO ANDARE IN PENSIONE: l’età pensionabile sarà liberalizzata. Il lavoratore che ha raggiunto i requisiti per la pensione di anzianità o di vecchiaia potrà decidere di proseguire l’attività di lavoro. Nel primo caso tale decisione “sarà liberamente esercitabile”; nel secondo “sarà subordinata al preventivo consenso del datore di  lavoro”. Analogo consenso sarà richiesto nel caso l’azienda versi in stato di crisi o di ristrutturazione, “previo accertamento da parte del ministero del Lavoro”.

INCENTIVI FISCALI E CONTRIBUTIVI PER CHI RESTA AL LAVORO: se il lavoratore che ha maturato i requisiti per la pensione decide di rimanere avrà diritto “all’applicazione di un regime  contributivo speciale, consistente nella riduzione a zero dei contributi previdenziali posti a carico del lavoratore stesso e del datore di lavoro”. Tale sgravio contributivo “dovrà andare principalmente a beneficio del lavoratore”.

ABOLIZIONE PROGRESSIVA DEL DIVIETO DI CUMULO: la possibilità di cumulare tra redditi da lavoro e redditi da pensione verrà “progressivamente estesa anche a chi percepisce la pensione di anzianità”.

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