Sintesi dell'intervento del presidente di Confcommercio Taranto Leonardo Giangrande
Sintesi dell'intervento del presidente di Confcommercio Taranto Leonardo Giangrande
Questione industriale
Ripartire dalla crisi, per andare avanti traguardando ad un nuovo modello di sviluppo. Il modello di sviluppo economico costruito ed inseguito nell'ultimo sessantennio, prevalentemente industriale ( Ilva, Cemetir, Eni) , ha mostrato tutte le sue fragilità in termini igienico-sanitari, ambientali, sociali ed economici … Non si tratta di non riconoscere il passato, quanto di acquisire coscienza che oggi si deve voltare pagina, e che in nome del lavoro e degli interessi del Paese, non si può più trattare o scendere a compromessi.
Vicenda Ilva: priorità al Piano di Risanamento ambientale, all'innovazione tecnologica del processo produttivo. Dunque, innanzitutto la bonifica, con un ruolo determinante dello Stato, in una funzione di garanzia dei lavori di ristrutturazione ambientale degli impianti previsti dall'AIA. Il rilancio industriale dell'Ilva (e dunque la salvaguardia della produzione e dei livelli occupazionali) non può prescindere dalla questione ambientale.
Stesso discorso per Cementir ed Eni. Basta con i ripensamenti, i dietro front, le compensazioni. Se un nuovo progetto industriale, crea danni al territorio, non c'è royalty o compensazione che tengano. è giunta l'ora delle scelte e delle decisioni .
Contratto di sito per Taranto
Contratto di sito con Alenia, Eni e Ilva, che vedrebbe la Regione Puglia nel ruolo di soggetto istituzionale proponente, con l'obiettivo di favorire e garantire un reale trasferimento di know how dalla grande industria, dai distretti tecnologici e dai centri di ricerca alle piccole e medie imprese.
Protocollo d'intesa
Nel 2012, il Protocollo d'intesa per interventi di bonifica, ambientalizzazione e riqualificazione di Taranto. Al Protocollo, entro 30 giorni, dovevano seguire gli Accordi di Programma e strumenti di programmazione negoziata che dovevano individuare interventi, destinazione delle risorse, tempi e modalità di esecuzione nell'ambito delle bonifiche, del porto, dei nuovi investimenti produttivi e del progetto speciale città di Taranto. Sono trascorsi due anni, e Taranto è ancora in attesa di veder attuato quanto stipulato e sottoscritto dai rappresentanti del Governo. Di concreto quali sono le risorse effettivamente disponibili, quali sono le proposte di soluzione alle criticità, quali sono gli interventi previsti? E le parti sociali hanno uno spazio di ascolto in tutto questo? O, si crede, che tutto possa essere pensato e gestito consultando solo una parte di esse, guarda caso proprio quelle organizzazioni che hanno sempre partecipato ai tavoli decisionali. Per ora, intanto 63 milioni di euro, della Regione destinati alla bonifica del 1° seno del Mar Piccolo e dei suoli contaminati dei Tamburi e di Statte, restano congelati. Deve essere chiaro che le bonifiche non devono rappresentare un business, ma devono essere la condizione per rilanciare quelle attività produttive (mitilicoltura, agricoltura e turismo) che più delle altre sono state penalizzate dall'inquinamento industriale … le scelte devono tener conto di questo obiettivo prioritario.
Diversificazione economica
Lo sviluppo industriale ha sacrificato mare (mitilicoltura), produzioni tipiche, habitat, con conseguenze negative per il turismo. .. La inadeguata dotazione infrastrutturale a supporto della rete di collegamento del territorio provinciale, rappresenta un altro grosso handicap per lo sviluppo del turismo provinciale (completamento della Bradanico Salentina, della Taranto-Avetrana, la carenza dei collegamenti ferroviari)… l'assenza dell'aeroporto mette in difficoltà gli operatori delle grandi strutture ricettive del territorio provinciale che sono costretti a prelevare i propri ospiti dagli aeroporti di Brindisi e Bari, facendosi carico di oneri aggiuntivi considerevoli sia in termini di costi che di orari. In attesa che si risolva il nodo dell'attivazione dell'aeroporto‘ Arlotta ‘di Grottaglie, come prima risposta alle esigenze di mobilità di un territorio, la Regione dovrebbe attivare soluzioni migliorative del trasporto terrestre dagli aeroporti di Brindisi e Bari
Questione urbana
Un asset sul quale è necessario concentrare il massimo impegno in termini di pianificazione, di programmazione, e di intercettazione delle risorse. In questi mesi ha ripreso vigore il vecchio progetto di sviluppo della città verso l'area denominata Cimino … vi sono gruppi di interesse che perseguono logiche urbanistiche finalizzate esclusivamente a perseguire il profitto e il vantaggio economico- speculativo.
"Soddisfazione per ‘No' del sindaco al Piano Cimino".
L'area di Baraccamenti Cattolica potrebbe risolvere gran parte dei problemi del Borgo, restituendo alla città nuovi spazi per la aggregazione, il tempo libero, la cultura. La Banchina Torpediniere della Marina Militare situata in Mar Piccolo, ormai sottoutilizzata, da quando la Marina si è insediata in Mar Grande con una moderna Base navale, potrebbe divenire un approdo per navi da crociera e maxy yacht. Vi sono le condizioni di fattibilità tecnica ed economica.Sarebbe opportuno perciò un tavolo di confronto con il ministero della Difesa.
Distretti Urbani Commercio
Sarebbe opportuno da parte della Regione Puglia un ulteriore sforzo a supporto della realizzazione dei Distretti, mettendo a disposizione dei sindaci risorse importanti per la riqualificazione delle aree urbane. Chissà che non sia d'incentivo per sindaci a collaborare per la realizzazione dei Distretti.
Parcheggi
Confcommercio è pronta a scendere in campo accanto al Comune di Taranto per l'Ex caserma Artiglieria/Fadini in via Leonida, per la quale vi è un progetto di parco archeologico con sovrastante parcheggio per auto. Un Green Park che andrebbe – attraverso la realizzazione di un multipiano in elevazione su tre livelli, attrezzato per luogo di sosta e di scambio modale compatibile con l'ambiente. Un progetto che allo stato attuale l'Amministrazione trova difficile realizzare per l'oneroso impegno economico.
Porto
A prescindere da quello che sarà il nuovo ordinamento normativo nazionale della portualità, che Taranto resti sede dell'autorità portuale. Il capoluogo non può perdere questa importante struttura, fondamentale per il futuro della portualità jonica.