Le modalità dello sciopero

Lo sciopero generale di otto ore di domani, indetto da Cgil, Cisl e Uil contro la modifica dell’articolo 18, sarà caratterizzato da una serie di manifestazioni e iniziative. Quattro cortei sfileranno per Roma. Tre percorreranno Milano, Firenze, Torino, Bologna.

Manifestazioni sono in programma a Genova, Napoli, Palermo e Cagliari. La protesta scavalcherà anche i confini nazionali. Una catena umana circonderà le ambasciate italiane a Bruxelles e Copenaghen mentre sit-in si terranno davanti alle sedi diplomatiche di Londra e Stoccolma. I leader delle confederazioni principali saranno in prima linea. Secondo il programma, il leader della Cgil Sergio Cofferati parlerà in piazza Santa Croce a Firenze, il segretario della Uil Luigi Angeletti terrà un comizio in piazza VIII agosto a Bologna mentre il segretario della Cisl Savino Pezzotta parlerà in piazza duca d'Aosta a Milano. Alla giornata di protesta hanno aderito anche l’Ugl, il sindacato vicino a An, i Cobas, la Cisal, le rappresentanze di Base e sigle autonome.

I lavoratori di tutte le categorie, industrie, banche, scuola, amministrazioni pubbliche, servizi, sono stati mobilitati non soltanto contro le deleghe sulla riforma del mercato del lavoro. Nel mirino ci sono anche altri obiettivi. Secondo Savino Pezzotta è necessario “aprire una partita su fisco, scuola, politiche sanitarie e politiche sull’immigrazione”. I lavoratori che non sciopereranno, perché impegnati a garantire i servizi minimi, testimonieranno l’adesione alla protesta indossando un adesivo con la scritta: “Oggi sciopero anch’io. Sono qui per garantire i servizi minimi previsti dalla legge e dagli accordi sindacali”

Lo sciopero causerà inevitabilmente dei disagi ai cittadini, a cominciare dai trasporti: il settore aereo si fermerà dalle 10 alle 18, le ferrovie dalle 9 alle 17, le navi dalle 9 alle 17, mentre i servizi pubblici cittadini seguiranno modalità a livello locale. L’Alitalia ha comunicato la cancellazione di 271 voli su un totale di 374 in programma, di cui 155 nazionali, 112 internazionali e 4 internazionali. Anche i comparti elettricità, gas, acqua e telecomunicazioni partecipano allo sciopero con uno stop per l’intera giornata; fermi call center e centralini.