La Giunta della Regione ha approvato la proroga dei termini fino al 31 ottobre 2023. Fifo: "un primo passo, ma il nostro principale obiettivo è di cancellare la norma".

La Regione Sicilia ha approvato, il 18 luglio scorso, la sospensione dei termini di pagamento del payback sui dispositivi medici fino al 31 ottobre 2023, invece del prossimo 31 luglio, in attesa delle decisioni della giustizia amministrativa in merito alla norma. La proroga è stata accolta con entusiasmo da Fifo Confcommercio, la Federazione italiana fornitori di sanità, che nei giorni scorsi aveva inviato una lettera ai presidenti delle regioni coinvolti nel payback, con la richiesta della sospensione dei pagamenti, necessaria per garantire la continuità delle cure e il diritto alla salute dei cittadini.

"È una bella notizia - ha commentato il presidente Massimo Riem - un primo passo delle istituzioni siciliane che dimostra senso di responsabilità e di attenzione verso le imprese che stanno vivendo una fase drammatica e di grande ansia".

Manca infatti poco alla scadenza fissata dal governo al 31 luglio 2023 e tra le imprese fornitrici c'è grande apprensione, nonostante ci siano tutte le carte favorevoli alle imprese da parte del Tar del Lazio. "Chiediamo uno sforzo ulteriore - ha proseguito Riem - a tutti gli altri presidenti di regioni e al governo Meloni affinché concedano una ulteriore proroga tecnica che permetterebbe di non generare il collasso del sistema sanitario nazionale e di quelli regionali".

Per la Federazione, il percorso avviato dalla Regione Sicilia è quello più appropriato da seguire, perché permette di affrontare più facilmente i passi successivi per la completa risoluzione del problema, ovvero la cancellazione della norma "che sta generando incertezze e soprattutto rischia di far chiudere oltre mille imprese e di lasciare per strada migliaia di lavoratori", ha concluso Reim.