Inizio d’anno con il segno più per l’Azienda Italia

Inizio d’anno con il segno più per l’Azienda Italia

Nel primo trimestre il prodotto interno lordo è cresciuto dello 0,5% rispetto ai tre mesi precedenti e dell’1,8% su base annua. La variazione acquisita per il 2023 è +0,8%. Confcommercio: "la crescita supera le previsioni, ma servono riforme".

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15 maggio 2023

Inizio d’anno sostanzialmente positivo per l’Azienda Italia, con il Pil che nel primo trimestre del 2023 è aumentato dello 0,5% rispetto al trimestre precedente e dell'1,8% su base annua. È quanto risulta dalla stima flash diffusa dall'Istat (link al testo in pdf), che individua in 0,8% la crescita acquisita per il 2023. Negli ultimi tre mesi del 2022 il prodotto interno lordo era calato dello 0,1% rispetto al trimestre precedente e cresciuto dell'1,4% nei confronti del stesso trimestre del 2021. L'Istituto di statistica spiega che, dal lato dell'offerta, la stima preliminare è una sintesi della crescita del comparto industriale e di quello dei servizi, mentre il settore primario resta stazionario. Dal lato della domanda il contributo alla crescita del Pil è positivo sia per la componente nazionale che per quella estera.

Primo trimestre 2010 – primo trimestre 2023, dati concatenati, destagionalizzati e corretti per gli effetti di calendario (anno di riferimento 2015), valori in miliardi di euro

 

Confcommercio: "la crescita supera le previsioni, ma servono riforme"

"Ancora una volta il sistema Italia supera le più favorevoli previsioni. La stima del primo quarto del 2023 derubrica a “incidente di percorso” il lieve arretramento dell’ultimo trimestre dello scorso anno e archivia definitivamente il rischio recessione. Lo slancio alla ripresa è impresso dai servizi di mercato e dalla manifattura. L’Italia si conferma, anche nel primo quarto dell’anno, come uno dei paesi più dinamici nel contesto europeo: tra i dodici membri per i quali sono pubbliche le stime, siamo al secondo posto dopo il Portogallo in termini di variazione congiunturale. Prosegue, pertanto, il processo di recupero nei confronti delle principali economie continentali, una strada intrapresa già all’inizio del 2021". Questo il commento dell’Ufficio Studi di Confcommercio ai dati Istat sul Pil, che sottolinea comunque che "le notizie positive non devono distogliere l’attenzione sull’importanza di una rapida messa a terra dei progetti del PNRR, gli unici in grado di imprimere un cambiamento strutturale al sistema Paese. Nel frattempo, però, con una proiezione di crescita 2023 che supera abbondantemente l’1%, si aprono spazi per ulteriori sostegni a famiglie e imprese contro la perdita di potere d’acquisto indotta dall’inflazione, decrescente ma ancora piuttosto elevata".

 

Altre notizie e approfondimenti sono disponibili nel nostro focus dedicato ai dati Istat. Trovi la pagina a questo link: Focus Istat di Confcommercio.

 

Ue, crescita Italia a +1,2% nel 2023 e a +1,1% nel 2024

Nel 2023 il Pil italiano crescerà dell’1,2%, ovvero due decimi in più delle previsioni del governo. Così la Commissione europea nelle consuete previsioni di primavera, che per il 2024 indicano un rialzo praticamente analogo (+1,1%).  Per entrambi gli anni si tratta di una revisione al rialzo rispetto alle previsioni d'inverno, che stimavano uno 0,8% nel 2023 e un 1% nel 2024. Per quanto riguarda il tasso di inflazione,  quest'anno è visto al 6,1% rispetto al 10,7% dello scorso anno, mentre nel prossimo dovrebbe crollare al 2,9%. Il tasso di disoccupazione, poi, è stimato al 7,8% nel 2023 e al 7,7% nel 2024. Il deficit, infine, dal 4,5% di quest'anno dovrebbe scendere al 3,7% l'anno prossimo.

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