Usa, negozianti impegnati a cercare di evitare le carte di credito più penalizzanti
Usa, negozianti impegnati a cercare di evitare le carte di credito più penalizzanti
Interessante approfondimento del Wall Street Journal sul tentativo dei commercianti Usa (incluse catene e giganti come Amazon) di evitare alcune carte di credito, in particolare quelle cosiddette "reward". Si tratta di carte particolarmente vantaggiose per il cliente, perché prevedono premi e vantaggi per gli acquisti (in termini di denaro o di miglia per viaggiare, eccetera), ma il problema è che molto spesso sono svantaggiose dal punto di vista dell'esercente, a cui viene imposto un "fee" più elevato e penalizzante. D'altra parte, il tema è delicato. Poiché spesso sono proprio le maggiori carte di credito (Visa, Mastercard, ecc) a prevedere anche carte "reward", non è sempre facilissimo, nel contatto concreto con il cliente, dire di sì a un certo tipo di carta e dire di no a un'altra. Per altro verso, sarebbe francamente paradossale se, in una catena di vantaggi che coinvolge clienti, carte di credito e banche, ad essere svantaggiato fosse solo l'esercente. Solo il tempo dirà se, nello spettacolare laboratorio economico Usa, dove nel commercio si sta assistendo a una trasformazione che offre al consumatore ogni tipo di scelta (acquistare fisicamente o online, farsi consegnare le cose a casa o ritirarle al parcheggio, pagare direttamente attraverso il riconoscimento elettronico delle merci quando le preleva dallo scaffale, ecc), lo stesso tipo di flessibilità sarà riconosciuta anche all'esercente. Oppure, meglio ancora: quale equilibrio saprà trovare il mercato tra l'interesse dell'esercente a non perdere nessuna vendita e quello di non essere ingiustamente penalizzato al momento dell'incasso.