Si è riunito con urgenza a Roma il comitato di presidenza del Sindacato italiano balneari per fare il punto della situazione della categoria e per valutare le iniziative da intraprendere. "Incalzare Governo e Parlamento per una soluzione ai problemi del settore nella manovra di bilancio".
Si è riunito con urgenza a Roma il comitato di presidenza del Sindacato italiano balneari, sotto la presidenza di Antonio Capacchione,
per fare il punto della situazione della categoria e per valutare le iniziative da intraprendere. E' quanto si legge in una nota. "Nel corso dei lavori -prosegue la nota- è stata constatata l'assenza di una iniziativa legislativa del Governo, sia relativamente ai canoni pertinenziali, sia per il superamento degli effetti pregiudizievoli della Direttiva Bolkestein. E' stata, poi, manifestata grande preoccupazione per gli ingenti danni a numerosissime aziende balneari causati dal maltempo di questi giorni e per l'aggravarsi del fenomeno erosivo che interessa ormai circa il 40% delle coste italiane". "Al fine di rafforzare le ragioni degli imprenditori balneari italiani e per il conseguimento degli obbiettivi che riguardano la stessa sopravvivenza economica ed amministrativa delle aziende, il Comitato di presidenza del Sib ha convenuto sulla necessità di una vasta azione unitaria dell'intera categoria e delle sue rappresentanze. E' stato, quindi, dato mandato al Presidente Capacchione -conclude la nota- di intraprendere tutto quanto necessario per indurre le Autorità competenti ad un immediato intervento in favore delle aziende colpite dalla calamità naturale e per il conseguimento di una indispensabile unità della categoria, (a partire dagli 'alleati' Fiba/Confesercenti ed Oasi/Confartigianato), per risolvere, finalmente, i diversi problemi che assillano da anni le 30.000 imprese balneari italiane".
Sib: "Incalzare Governo e Parlamento per una soluzione ai problemi del settore nella manovra di bilancio"
"Non per polemica, ma per la responsabilità che attualmente rivesto e per la delicatezza della situazione, è doveroso informare che nella complessa e articolata manovra economica del Governo, in discussione in questi giorni al Parlamento, non vi è alcuna disposizione normativa che riguarda il nostro lavoro". Parole del presidente del Sib, Antonio Capacchione. "Eppure la drammatica situazione odierna, creatasi con i recenti avvenimenti atmosferici che hanno reso ancora più evidente l'assurdità dell'attuale condizione delle imprese balneari, conferma che l'assenza di una prospettiva di durata oltre il 31.12.2020 mette a rischio o impedisce del tutto persino la ricostruzione delle aziende colpite dalla furia distruttiva della natura". "E' sconcertante constatare - ha osservato Capacchione - che nessuna delle questioni, che noi abbiamo insistentemente e ripetutamente sollevato, abbia trovato spazio nei 90 articoli della Legge di Bilancio, né nei 27 articoli del Decreto Fiscale e neppure nei 60 articoli del Decreto Genova (che - come è noto - riguarda diverse emergenze nazionali). Non vi è nulla per "il superamento degli effetti pregiudizievoli della Direttiva Bolkestein" (come recita il punto 29 del Contratto di Governo); nulla per una diversa durata delle concessioni demaniali vigenti, analoga a quanto previsto dalla legge ligure n.26/2017; nulla per il superamento dei canoni pertinenziali; nulla per evitare lo smontaggio delle attrezzature balneari; nulla per uniformare l'aliquota IVA a tutte le altre aziende turistiche. E si potrebbe proseguire nell'elenco delle vitali richieste per poter continuare a fare il nostro lavoro. Da giugno abbiamo chiesto al Governo di rinunciare all'impugnativa davanti alla Corte Costituzionale delle leggi regionali liguri emanate in materia a difesa delle aziende balneari: nulla! Abbiamo chiesto ai presidenti della VI Commissione di Camera e Senato di calendarizzare le proposte di legge di iniziativa parlamentare che riguardano il nostro settore: nulla! Abbiamo chiesto ai presidenti della X e VI Commissione di Camera e Senato di essere ricevuti per essere ascoltati (come anticipato dal ministro Centinaio a Rimini) sulle nostre problematiche e proposte: nulla! Insomma nulla di nulla! Nè possono riempire questo vuoto assoluto di iniziativa legislativa le innumerevoli dichiarazioni, di autorevoli esponenti dell'attuale maggioranza e del Governo, di vicinanza e di condivisione alle nostre richieste. In assenza di atti concreti le stesse appaiono sempre più inutili e poco credibili. Continueremo nei prossimi giorni ad incalzare il Governo e il Parlamento per l'adozione delle iniziative legislative non più differibili e che si passi finalmente dalle parole ai fatti. Nel contempo è opportuno che i parlamentari di ogni schieramento politico vengano sensibilizzati e coinvolti dalle nostre rappresentanze territoriali affinché, con e in questa manovra economica, si ponga finalmente fine allo stato di precarietà e di incertezza di oltre 30.000 aziende balneari italiane e dei 100.000 addetti diretti".