SINISCALCO: "NECESSARIO TUTELARE IL POTERE D'ACQUISTO DELLE FAMIGLIE"
SINISCALCO: "NECESSARIO TUTELARE IL POTERE D'ACQUISTO DELLE FAMIGLIE"
Siniscalco: necessario tutelare il potere dacquisto delle famiglie
Non è una leggenda metropolitana che la gente non arriva a fine mese. Non usa mezzi termini il ministro delleconomia Domenico Siniscalco, intervenuto alla Giornata mondiale del Risparmio, per ribadire la necessità di intervenire a tutela del potere dacquisto delle famiglie. Siniscalco ha ricordato che i commercianti dicono che alla quarta settimana del mese i consumi crollano, segno tangibile, appunto, che le famiglie fanno fatica ad arrivare alla fine del mese. Siniscalco ha quindi ricordato il problema del caro-prezzi e ha spiegato che tra i motivi che hanno portato alla bassa inflazione ad ottobre vi è sicuramente la debolezza della domanda interna. Siniscalco si è quindi rivolto al settore della distribuzione commerciale sostenendo che si deve riscoprire la curva di domanda e si devono ridurre i prezzi. Parlando della riduzione delle tasse, Siniscalco ha precisato che per avere effetto la riduzione del carico fiscale deve essere sostenibile e prolungata nel tempo. Secondo il ministro, la misura del calo delle tasse va intesa a sostegno del potere di acquisto delle famiglie e in particolare il tetto del 2% alla spesa pubblica crea lo spazio per rendere sostenibile tale intervento. A proposito del documento sulla competitività che il governo sta predisponendo, Siniscalco ha detto che lesecutivo aspetta suggerimenti da parte di aziende, sindacati e banche. Attendiamo con fiducia di rendere coerente questa misura. Il processo deve essere condiviso. Il ministro dellEconomia, ha precisato che allinterno del provvedimento verranno inserite misure per la ricerca, linnovazione, la produttività, la semplificazione della burocrazia, la trazione degli investimenti e il Mezzogiorno e per le infrastrutture. Affrontando largomento Finanziaria, Siniscalco ha rilevato che la finanziaria per il 2005 punta a mantenere i conti pubblici stabilmente dentro i parametri europei e non si preoccupa soltanto e semplicemente di garantire una copertura alla spesa, così come recita larticolo 81 della Costituzione. Va in questa direzione - ha sottolineato Siniscalco - il tetto del 2% alla crescita della spesa. Con questa finanziaria abbiamo affrontato il problema della crescita delle spese correnti, non dico incontrollata ma allegra. Fino ad ora si e' toccato dove era più facile, ossia le spese in conto capitale. E impossibile ha detto il ministro - fare politica economica se i conti non sono sotto controllo. Siniscalco si è poi soffermato sulle misure, contenute in finanziaria, di ampliamento della base imponibile con gli interventi che riguardano gli studi di settore e gli affitti: puntiamo a far crescere la base imponibile in linea con leconomia reale. Particolare attenzione è stata posta da Siniscalco allo stato patrimoniale del Paese. Abbiamo costruito lo stato patrimoniale di tutta la pubblica amministrazione, lo abbiamo rivalutato a livello di mercato, abbiamo fatto una ricognizione perché era terra di nessuno. Ad oggi ha spiegat o il responsabile di via XX Settembre - gli attivi dello Stato sul pil ammontano al 136%. Più del doppio degli altri paesi europei che sono allincirca al 60%.