Turismo in ripresa, ma restano problemi di lungo corso

Turismo in ripresa, ma restano problemi di lungo corso

A Chianciano Terme si è tenuta la prima Conferenza programmatica nazionale sul settore. Confturismo: “subito una legge che elenchi imprese e professioni turistiche”.

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31 ottobre 2022

Un settore in ripresa dopo la pandemia, ma con molte criticità ancora da affrontare: è la fotografia emersa dagli Stati Generali del Turismo, la prima conferenza programmatica nazionale sul settore che ha riunito a Chianciano Terme oltre cento tra operatori e professionisti, per fare il punto sullo stato dell'offerta turistica italiana e delineare le azioni future per il rilancio. Gli ultimi dati illustrati dall'Istat all'avvio della conferenza fanno ben sperare per la ripresa del settore: nel periodo gennaio-agosto 2022, in Italia è stato registrato un aumento delle presenze turistiche totali del 74,7% rispetto allo stesso periodo del 2021, ma c'è ancora parecchia strada da fare per ritornare ai livelli pre-pandemia.

Nel suo intervento alla due giorni in terra toscana il vicepresidente di Confturismo-Confcommercio, Luciano Serra, ha sottolineato che "in Italia purtroppo, il turismo è e resta indefinito, dato che manca dal 2012 una definizione nazionale che indichi quali sono le imprese, le attività e le professioni turistiche. Ce ne siamo accorti durante la pandemia, quando per individuare i destinatari delle misure di sostegno per il settore si sono dovuti scrivere articoli di legge che elencavano una quantità di codici Ateco, proprio perché non c'era una norma di riferimento da richiamare. E così facendo, si sono dimenticate categorie, mentre ne sono state incluse altre di dubbia appartenenza al settore".

"La prima cosa da fare mettendosi al tavolo del Piano Strategico del Turismo – ha continuato - è dunque di definire urgentemente un elenco almeno delle imprese e professioni turistiche che risponda alla realtà del mercato e sia condiviso da Ministero e Regioni: e bisogna fissare questo elenco con una norma nazionale".

"Il turismo genera effetti economici ben più ampi di quelli che siamo abituati a pensare quindi non solo deve diventare materia di competenza concorrente Stato-Regioni, cosa che si potrà realizzare solo con un modifica della Costituzione, ma anche è necessaria l'attivazione, da subito, di un'efficace cabina di regia Governo-Ministero-Regioni-Rappresentanze d'impresa. Il Comitato Permanente per la Promozione del Turismo in Italia potrebbe essere lo strumento da cui partire, ma non certo nella sua attuale pletorica composizione, dove peraltro le nostre organizzazioni possono esprimere solo un partecipante su oltre cinquanta. Ci permettiamo di suggerire al nuovo ministro di tenerne conto nel decreto di ricostituzione del Comitato che dovrà emanare da qui a breve", ha concluso Serra.

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