Sulle tasse il cerchio si stringe

Sulle tasse il cerchio si stringe

Il presidente del Consiglio ha incontrato il ministro dell'Economia Siniscalco. La proposta di Forza Italia illustrata ad An e Udc ma la soluzione non c'e' ancora. Giovanardi: "intesa fatta al 99%". Calderoli: "Berlusconi decida in fretta".

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24 novembre 2004
Sulle tasse il cerchio si stringe

Sulle tasse il cerchio si stringe

 

Nella maggioranza l'intesa sulla manovra fiscale non c'è ancora. E' questo il "riassunto" di un'altra giornata molto intensa, con gli incontri tra i tecnici di Forza Italia e quelli di An e dell'Udc per illustrare i tagli di 9 miliardi alle spese che dovrebbero coprire la riduzione dell'Irpef e quello tra il premier Silvio Berlusconi e il ministro dell'Economia Domenico Siniscalco. Un confronto tra alleati che ha essenzialmente due punti fermi: il primo è la volontà di Berlusconi di andare avanti, perché, come ha spiegato al Foglio, ridurre le tasse non è solo una promessa agli elettori, ma è al centro della strategia del governo e, se fallisce, si va tutti a casa. Il secondo è il limite temporale, fissato dal presidente del Senato Marcello Pera con una lettera a Berlusconi, di lunedì prossimo per la presentazione degli emendamenti alla Finanziaria. Entro questa settimana, quindi, i

partiti della Casa delle libertà sono obbligati a raggiungere l'accordo sulla riforma fiscale.

Intanto però cominciano ad arrivare le prime "bordate" dagli alleati di governo: il ministro delle Riforme Roberto Calderoli ha sottolineato che "la Lega vuole ridurre le tasse e ha già deciso, ora decida Berlusconi, ma lo faccia in fretta altrimenti l'ipotesi di elezioni politiche nel 2005 da boutade rischia di diventare un fatto concreto. An e Udc continuano a nutrire seri dubbi sulla possibilità di trovare i fondi per la manovra fiscale, anche se continuano a dichiararsi più che favorevoli a diminuire le tasse, a patto però che non ci siano pericolosi contraccolpi sul deficit pubblico e il Sud, nelle politiche in difesa delle famiglie e dei più deboli, sui contratti del pubblico impiego. Il vicepresidente di An Ignazio La Russa ha fiducia che la proposta elaborata da Forza Italia conterrà i suggerimenti di An, e ha invitato "a ragionare senza riserve mentali, senza che nessuno pensi che qualcuno voglia fregare qualcun altro".

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