BILLE': "TUTELA REDDITI, SOSTEGNO IMPRESE, RIQUALIFICAZIONE SPESA"

BILLE': "TUTELA REDDITI, SOSTEGNO IMPRESE, RIQUALIFICAZIONE SPESA"

D: 19-5-2005 P.01 T:VERTICE A PALAZZO CHIGI CONTRO LA CRISI

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19 maggio 2005
Billè: "tutela redditi, sostegno imprese, riqualificazione spesa"

Billè: "tutela redditi, sostegno imprese, riqualificazione spesa"

 

Tutela complessiva del reddito delle famiglie, sostegno alle imprese per la riduzione dei costi e il miglioramento della competitività e una riqualificazione della spesa pubblica corrente con interventi sulla parte più improduttiva. Questi i tre punti prioritari da affrontare che il presidente di Confcommercio, Sergio Billè, ha esposto ai rappresentanti del governo e delle altre parti sociali nel corso dell'incontro a Palazzo Chigi.

Nel suo intervento (vedi il testo completo a fondo pagina, ndr) Billè ha sottolineato che "occorre mettere mano ad un combinato di strumenti che, oltre alle imprese, coinvolgano anche le amministrazioni pubbliche centrali e locali, politiche tariffarie e tutta l'area dei costi di base dall'energia, alle banche, alle assicurazioni, ai servizi di trasporto". Per il presidente di Confcommercio "o ci sarà un programmato concertato e finalmente coeso intervento su tutta questa tastiera di problemi che oggi incidono pesantemente sul reddito o le iniziative che si assumeranno su questo versante rischieranno di essere aleatorie e in gran parte, viste le condizioni del mercato, ormai inefficaci".

Billè si è poi detto "imbarazzato e sorpreso" per "la disinvoltura" con la quale esponenti del Governo hanno lanciato la proposta di aumentare la tassazione sulle rendite

finanziarie. "Il presidente del Consiglio - ha sostenuto - ha fatto bene a chiudere subito la porta a queste ipotesi. Mi auguro solo che essa sia chiusa sul serio".

Per quanto concerne l'Irap, "l'intervento va fatto, ma ci pare indispensabile che il beneficio debba riguardare tutti i settori e le classi dimensionali di impresa". Ma perché sia davvero funzionale al sostegno di tutto il sistema delle imprese "occorre che, oltre alla sterilizzazione del costo del lavoro, vi sia in parallelo anche un consistente rafforzamento delle deduzioni forfettarie che serva a definire una sorta di vera e propria no-tax area".  Secondo il presidente della Confcommercio, infatti, "a conti fatti per definire questa no-tax area che comprenderebbe oltre 4 milioni e 400 mila imprese, l'80% del totale, basterebbero 1,8 miliardi di euro".

Quanto al rinnovo del contratto del pubblico impiego "non può restare ancora a lungo appeso nel vuoto. La mancata soluzione di questo problema aggiunge un'altra cifra di precarietà e di incertezza ad un quadro economico generale che di incertezze e di

precarietà soffre già molto di suo". "Il rinnovo – ha sottolineato il presidente Billè – "deve essere compatibile perché, se i soldi non ci sono, non si possono fabbricare o

mandarli tutti a debit". Ma allora - si è chiesto Billè – "perché si è perso un anno e più a discutere di altro e non di questa compatibilità?". 

 

 

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