Per la ministra del Lavoro e delle politiche sociali il settore “è solido e guarda al futuro”. “Guardo con grande interesse a una stagione di protagonismo dei corpi sociali intermedi, anche perché hanno il compito importante di presidiare la buona contrattazione”.

La seconda e ultima giornata del Forum Confcommercio a Villa Miani si è aperta con l’intervento della ministra del Lavoro e delle politiche sociali, Marina Elvira Calderone, che ha esordito affermando che “senza lavoro non esistono progresso, crescita della società e affermazione della dignità delle persone”.  Riferendosi poi ai numeri illustrati alla vigilia dal direttore dell’Ufficio Studi di Confcommercio, Mariano Bella, la ministra ha affermato che “quando l’impresa funziona, produce lavoro e dà benessere. Il vostro è un settore strategico per numeri e qualità, i vostri imprenditori hanno la capacità di generare valore aggiunto puntando sulle persone. Il terziario è solido e guarda al futuro”.

Su un piano più generale, Calderone ha sottolineato poi che “servono riforme fatte con buone norme, cominciando con il rivedere e riscrivere le politiche attive del lavoro, visto che oggi c’è probabilmente un milione di posti di lavoro che non si riescono a coprire”. “Guardo con grande interesse a una stagione di protagonismo dei corpi sociali intermedi, anche perché hanno il compito importante di presidiare la buona contrattazione”, ha proseguito la ministra ricordando poi che “il lavoro ha bisogno di tantissime competenze, le imprese devono avere lavoratori formati per il lavoro che c’è e per le sfide dell’oggi e del domani". Dopo avere ricordato che “serve tantissima semplificazione sul fronte amministrativo, la normazione confusa produce oneri burocratici che si scaricano sulle imprese”, Calderone ha chiuso dicendo che occorre “riaffermare la dignità lavoro autonomo, bisogna credere in un comparto molto vitale che dà lavoro”.