Regioni e Comuni bocciano la Finanziaria

Regioni e Comuni bocciano la Finanziaria

Presentata la manovra da venti miliardi di euro. Cauti i pareri di Cisl, Uil e Confindustria. Molto critica la Cgil.BILLE': "QUALCOSA SI MUOVE, MA LE ASPIRINE NON BASTANO...

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26 settembre 2002
FINANZIARIA: GOVERNO ILLUSTRA MANOVRA DA 20 MLD A PARTI SOCIALI = PER IMPRESE ADDIO A CONTRIBUTI A FONDO PERDUTO, DIVENTANO PRESTITI

Finanziaria: bocciata da Regioni e Comuni, “rimandata” dalle parti sociali  

 

Il governo ha illustrato ieri a enti locali e parti sociali la Finanziaria 2003. Tra i principali capitoli della manovra da 20 miliardi di euro, la nuova Irpef, l’eliminazione dei contributi a fondo perduto a favore delle imprese, il concordato fiscale, il rientro dei capitali dall’estero, la stretta su farmaci e scuola, misure che incoraggino i consumi, il Fondo unico per il Sud, il piano per la realizzazione delle infrastrutture, il blocco delle assunzioni nel pubblico impiego e i tagli ai ministeri. Dei venti miliardi previsti dalla Finanziaria, otto sono relativi al contenimento della spesa, quattro da recuperare attraverso lo scorporo degli investimenti dal calcolo del deficit attraverso Patrimonio Spa e Infrastrutture Spa e altri 8 miliardi di euro arriverebbero dal concordato fiscale. Quanto alle imprese, il ministro Tremonti ha intenzione di trasformare i contributi a fondo perduto in prestiti ventennali a tasso molto basso che sarebbero quindi sottratti dal calcolo del deficit. Per quel che riguarda i consumi, il Governo punta ad un massiccio rilancio dei consumi delle famiglie, che potranno iniziare a spendere di più grazie ad una riduzione della pressione fiscale che partirà con l’avvio del primo modulo della riforma dell’Irpef. Allo studio sarebbero anche misure di incentivi alla rottamazione di Pc ed elettrodomestici.

Potrebbero poi arrivare sgravi per la pubblicità, che nelle intenzioni del Governo potrebbe essere un modo indiretto di aiutare i consumi a crescere, e misure per favorire gli acquisti rateizzati e l’utilizzo delle carte di credito per i pagamenti.

L’incontro con le parti sociali si è concluso a mezzanotte. Al termine della riunione il sottosegretario all’economia, Giuseppe Vegas, ha riferito che le critiche maggiori sono venute dalla Confindustria e dalla Cgil. Vegas ha aggiunto che il nuovo incontro con le parti sociali, richiesto in particolare da Cisl e Uil sulla legge Finanziaria ci sarà dopo il 30 settembre. Per il segretario generale della Cgil Guglielmo Epifani, il giudizio sulla Finanziaria è “al momento negativo”. Il nuovo leader della Cgil, ha dichiarato che le indicazioni del Governo non sono convincenti e che il sindacato non ha avuto le risposte che aveva chiesto. Un giudizio conclusivo sarà però formulato solo lunedì, dopo che la Finanziaria sarà presentata in Consiglio dei Ministri e si conosceranno con precisioni cifre e contenuti. In ogni caso, il nuovo leader della Cgil ha fortemente criticato la mancanza di un confronto che, “mette in discussione i vari livelli di rapporti”. Anche la Uil si è riservata di dare un giudizio definitivo sulla legge Finanziaria ma dopo l’incontro con il governo, il segretario Luigi Angeletti ha detto che “ci sono le riduzioni fiscali presenti nel Patto per l’Italia e il finanziamento degli ammortizzatori sociali, e questo per noi è importante”. Il segretario generale della Cisl Savino Pezzotta ha apprezzato “l’impegno del Governo a mantenere i finanziamenti e i provvedimenti concordati col Patto per l’Italia” ma ha espresso perplessità per il condono fiscale. “Resta da parte nostra - ha concluso Pezzotta – l’esigenza di avere in mano il testo, di valutarlo e di fare un nuovo incontro prima che vada alle commissioni parlamentari, per capire meglio alcune cose che sono enunciate”. Giudizio sospeso anche da parte di Confindustria, che nei giorni scorsi aveva criticato duramente il decreto fiscale sulle imprese. Il presidente D’Amato ha insistito perché si faccia di più sul fronte della riduzione della spesa pubblica, chiedendo un’azione più rigorosa per quel che riguarda i conti pubblici. Nel pomeriggio il governo ha illustrato la Finanziario alle Regioni e agli enti locali. Dall’Anci è arrivata una sostanziale bocciatura. Il presidente dell’Associazione nazionale dei comuni italiani, Leonardo Domenici, sindaco di Firenze, ha sottolineato che nelle linee della Finanziaria è emerso un “commissariamento fiscale della finanza dei comuni”. “Da qui - ha detto Domenici - esce netta la necessità che il governo ridiscuta l’intera materia perché quella illustrata questa sera non viene ritenuta dai comuni italiani di sufficiente garanzia”.

 

 

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