San Marino come Montecarlo? Un giovane sceicco saudita ci sta pensando.

San Marino come Montecarlo? Un giovane sceicco saudita ci sta pensando.

Deve essere stato il padre, il famoso Zaki Yamani, ex ministro del petrolio dell'Arabia Saudita ed ex potentissimo plenipotenziario dell'Opec, a mettergli la pulce nell'orecchio: "ma perché non la smetti di portarti in giro tutti questi petrodollari...

DateFormat

30 aprile 2003
Il Punto quotidiano

… e non li investi in un paese come l’Italia che oggi ha un turismo che promette assai bene e costi d’impianto più bassi che altrove?” Ed è un consiglio che al principe Hani Yamani, figlio appunto di cotanto padre, arriva anche forse per motivi di carattere affettivi. Quanto Yamani senior, infatti, era sulla cresta dell’onda, non c’era estate che non passasse, sul suo yacht da mille e una notte, tra Capri e la costa amalfitana. Ogni tanto scendeva a terra e organizzava pranzi di gran lusso, che gli servivano anche per incontrare altri paperoni finanziari che preferivano veleggiare nel Mediterraneo. Poi il Creso del petrolio scomparve di scena e di lui non se ne seppe più niente. Ma ora, a dieci anni di distanza, compare sulla scena il figlio Hani che sbarca in forze in Italia e sapete chi va ad incontrare per primo? Beh, non c’è da crederci: il segretario di stato della Repubblica di San Marino, Andreoli. Perché Hani- non si sa se su soffiata del padre- un’ideuzza ce l’ha, quella di trasformare San Marino in una Repubblica a cinque stelle con strutture, impianti, banche ed accessori da fare invidia a Montecarlo. Non si sa come sia andato questo primo abboccamento in terra sanmarinese, ma sembra certo che il principino abbia una gran voglia di piantare lì le tende per poi estendere il raggio dei propri investimenti su buona parte delle coste italiane. Qualcuno ovviamente si chiederà per quale motivi i paperoni sauditi vogliano trasportare proprio qui da noi le loro casse piene d’oro. E’ stata la stampa francese (difatti, il suo principale partner finanziario è il parigino Patrick Perrin) a togliere qualche coperchio. Primo, il cattivo andamento dell’economia americana e di quella giapponese, paesi nei quali fino a qualche tempo fa i sauditi rovesciavano tonnellate di petrodollari, secondo, i magri risultati raggiunti con gli investimenti nella Swissair, terzo, l’assai poco appetibile mercato tedesco oggi in pesante crisi, quarto, le troppe tensioni che caratterizzano oggi sia l’area del medioriente sia buona parte dei paesi africani. Ed ecco qua che si profila, invece, il bocconcino italiano. “M’interessano molto, ha detto Hani in una recente intervista, il settore delle telecomunicazioni e quello del turismo, entrambi destinati allo sviluppo”. Cifra da investire: qualcosa come 10 miliardi di dollari, venti mila miliardi delle vecchie lire, un gruzzolo. Ma, alla fine, sarà l’ennesima bolla d’aria o si arriverà davvero a qualcosa di concreto? Si sa che il tandem Yamani-Perrin sta intensificando i contatti con molti operatori italiani e che, per quanto riguarda le telecomunicazioni, vi sarebbe già stata qualche presa di contatto con Wind. Per quanto riguarda il turismo attirano soprattutto le coste del Sud a cominciare appunto dalla costa amalfitana ma poi scendendo molto più giù. E San Marino cosa c’entra?  Qui si va sulle curve perché nulla fa pensare che il governo italiano accetti di avere in casa una Montecarlo-2 con tutto quel che ne può derivare. Difatti, siamo solo alla prima puntata e ci vorrà tempo prima che il prode Hani riesca a scrivere la seconda.

Banner grande colonna destra interna

Aggregatore Risorse

ScriptAnalytics

Cerca