Settimana decisiva per le pensioni

Settimana decisiva per le pensioni

Il governo consegna la bozza sulla delega alle parti sociali. Compensazioni alle imprese per facilitare lo smobilizzo del Tfr. Oggi incontro a Palazzo Chigi. Maroni: "i margini di discussione ci sono sempre". Sindacati contro la decontribuzione.

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13 dicembre 2001

Pensioni: consegnata alle parti sociali la bozza della delega sulle pensioni.

Oggì l'incontro a Palazzo Chigi

 

E' cominciata con la consegna alle parti sociali della bozza di delega sulla previdenza una settimana decisiva per la questione pensioni. Giovedì il ministro del Welfare, Roberto Maroni, incontrerà le parti sociali a Palazzo Chigi. Il primo incontro sarà quello con Confcommercio e le altre organizzazioni dei datori di lavoro ed è stato fissato alle 15,30. L'appuntamento con i sindacati è stato fissato invece per le 17.

Per facilitare lo smobilizzo del Tfr, il Governo punta a prevedere "compensazioni per le imprese". "Le misure - si legge nella bozza di delega - saranno collegate alla facilità di accesso al credito, alle agevolazioni di natura fiscale, alla riduzione degli oneri contributivi". Per quanto concerne invece i lavoratori che hanno maturato i requisiti per la pensione di anzianità ma che decidono di restare al lavoro, l'Esecutivo punta a un regime "fiscale e contributivo speciale" che azzeri totalmente i contributi a carico dell'impres a e del lavoratore. Questi contributi saranno "destinati al lavoratore in misura non inferiore al 50%" mentre la parte rimanente dovrà essere "destinata a riduzione del costo del lavoro". La busta paga di chi decide di non usufruire della possibilità di andare in pensione, quindi, dovrebbe essere più pesante. Grazie alla certificazione dei diritti acquisiti, inoltre, il lavoratore potrà andare in pensione in ogni momento.

In senso generale, il Governo punta a liberalizzare l'età di pensionamento e ad eliminare progressivamente il divieto di cumulo tra pensione di anzianità e la voro.

La bozza di delega conferma anche l'aumento dei contributi per i lavoratori parasubordinati, la cui aliquota salirà dal 13% al 16,9%.

Il ministro del Welfare Roberto Maroni ha detto di augurarsi che la delega "venga accolta bene da tutti, anche se i m argini di discussione ci sono sempre". La delega verrà presentata insieme a quella sul fisco e Maroni auspica venga approvata entro la primavera.

Per il leader della Cisl Savino Pezzotta esistono "le condizioni per aprire un confronto di merito molto attento", anch e se è fermo il no alla decontribuzione: "parlare di decontribuzione in un momento in cui stiamo ragionando se ci saranno le gobbe o no sulla situazione dei conti pubblici è sbagliato. Il Governo, invece, potrebbe seguire la strada della defiscalizzazione per compensare le imprese che smobilizzano il Tfr".

L'impianto del documento del Governo "è condivisibile, anche se bisogna attendere che vengano definiti i dettagli". Questa, invece, la posizione del leader della Uil Luigi Angeletti.

Il numero uno della Cgil Sergio Cofferati sottolinea che "i cinque capitoli delineati dal governo recepiscono alcune nos tre istanze e consentono il rafforzamento del sistema, favorendo la previdenza integrativa". Anche per Cofferati, tuttavia, la decontribuzione "è un'ipotesi sciagurata che colpisce pesantemente i giovani e danneggia gli altri".

Critico il commento del Presidente di Confindustria Antonio D'Amato : "le mezze riforme non fanno un mezzo sviluppo. Non fanno sviluppo e basta".

 

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