Ue, top secret sul vertice a tre ma Chirac ottiene la riduzione dell'Iva sui suoi ristoranti

Ue, top secret sul vertice a tre ma Chirac ottiene la riduzione dell'Iva sui suoi ristoranti

Nonostante che i media siano oggi pieni di arieti della comunicazione inside e di maestri del retroscena succoso, sui reali contenuti del vertice del triciclo alias direttorio europeo Schroder-Chirac-Blair non si è saputo nulla o quasi tanto che...

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19 febbraio 2004
Il punto quotidiano

… ci si è dovuti accontentare, per fare i titoli sui giornali, delle dichiarazioni all’acqua fresca fatte dai tre leader nel corso della conferenza stampa di rito. E, invece, è assai probabile che questi personaggi, al riparo da orecchie indiscrete, abbiano affrontato questioni assai importanti tipo quali iniziative assumere per far uscire l’economia europea o almeno la parte di essa che a loro interessa di più dalla stagnazione in cui ancora si trova. E poi qualcos’altro, tipo a chi affidare, dopo le relative scadenze dei mandati Prodi, Solbes e soci, le strutture Ue che si occupano di economia stante il fatto che la Bce (Trichet) è già in mano francese. E che per il momento i tre abbiamo deciso il “top secret” su questo piano o meglio sul primo abbozzo di questo piano pare cosa ovvia anche perché portare alla luce simili idee avrebbe avuto conseguenze dirompenti sugli altri partner europei. Ma che tra i tre sia già in atto una specie di “combine”, insomma di gioco di squadra sembra fuori di dubbio. Come dimostra il “regaluccio” fatto sottobanco alla Francia da Schroder per quanto riguarda il taglio dal 19,6% al 5,5% dell’Iva che grava sul settore della ristorazione. Antefatto: questo abbattimento dell’Iva era stato strapromesso da Chirac nel corso della sua campagna elettorale, ma il tempo passava, l’Iva restava sempre la stessa e i ristoratori francesi stavano dando segni di crescente irritazione nei confronti dell’Eliseo. Ora Schroder ha dichiarato che appoggerà la richiesta francese al consiglio di Ecofin e non è certo un regalo da poco fatto all’amico francese. Resta da vedere che cosa Chirac abbia regalato ai tedeschi perché vige la regola del “do ut des”. Forse una specie di diritto di primogenitura sulle nomine che dovranno essere fatte tra qualche mese all’interno dell’Ue? 

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