"Varato" il Codice del turismo

"Varato" il Codice del turismo

Dal Cdm l'approvazione definitiva del decreto legislativo con la normativa statale su ordinamento e mercato del turismo e l'attuazione della direttiva CE sulla multiproprietà. Brambilla: "svolta senza precedenti".

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5 maggio 2011

Il Codice del turismo approvato in via definitiva dal Consiglio dei ministri "ripara gli errori della
sinistra" e ha l'obiettivo di far crescere il settore da circa il 10% del pil attuale "fino al 12-13%, e magari raddoppiarlo nel corso degli anni". Il premier Silvio Berlusconi presenta così il
provvedimento, in una conferenza stampa a palazzo Chigi insieme al ministro del Turismo Michela Vittoria Brambilla. "Il turismo è croce e delizia del nostro Paese. Vale meno del 10% del nostro Pil, ma dovremmo avere molto di più, visto che abbiamo il maggior numero di beni artistici al mondo, oltre alle bellezze naturali straordinarie, dalle alte montagne alle acque cristalline", ha osservato Berlusconi. Non solo: "Il turismo con la sanità è l'attività che si pensa debba avere nel prosieguo degli anni il maggiore sviluppo: l'Onu prevede in 8 anni l'incremento di almeno il 50% dei cittadini che oggi vanno per il mondo per turismo. Da noi invece - ha affermato il premier - il turismo è diminuito, perchè c'è stato un grande errore della sinistra, guarda caso, chissà perchè... che ha attribuito alle regioni la competenza turistica, con venti politiche diverse e senza saper fare promozione all'estero". "Poi - ha rivendicato Berlusconi - siamo arrivati noi: abbiamo fatto l'agenzia nazionale per il turismo, abbiamo ricostruito il ministero del Turismo che era stato cancellato e chiamato il ministro Brambilla, è un po' il suo mestiere, e abbiamo iniziato a pensare a cosa potevamo inventarci per arrivare al 12, 13% e chissà con gli anni magari ad un raddoppio. Siamo partiti con l'unificazione della promozione nel mondo, preso contatti diretti con le imprese del settore, e abbiamo poi pensato che dovevamo operare un riassetto normativo per tutto il settore. Anch'io ci ho lavorato, e abbiamo dato vita a questo Codice del Turismo definitivamente approvato dal Cdm. Siamo orgogliosi di metterlo a disposizione del settore: dobbiamo creare le condizioni perchè le aziende turistiche possano crescere e investire, possano garantire qualità di servizio molto elevata". Tra le misure elencate dal premier, "diventano imprese turistiche tutte quelle
che forniscono servizi ai turisti, dai bar agli impianti sportivi, e le agenzie turistiche online vengono equiparate".
Soddisfazione del ministro Brambilla: "Il testo non solo risponde ad un'esigenza di
semplificazione e riordino della legislazione in materia molto sentita dagli operatori e di grande portata per i turisti, ma rappresenta la prima vera e completa opera di riforma del turismo che viene fatta in questo Paese, per un settore tra l'altro privo fino ad oggi di un sistema di regole chiaro e completo". "Una riforma - ha sottolineato il ministro - che ha l'obiettivo di tutelare il turista, aiutare le imprese, stimolare la riqualificazione dell'offerta turistica nell'ottica di una maggiore competitivita' del sistema Italia nel suo complesso"

 

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