Lieve crescita a ottobre per il disagio sociale

Lieve crescita a ottobre per il disagio sociale

L'andamento dell'inflazione continua a influenzare i numeri dell'indice mensile Confcommercio. "Tiene" il mercato del lavoro. 

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8 dicembre 2022

Anche ad ottobre la "responsabilità" deIl'andamento al rialzo (17,6 in aumento di tre decimi di punto rispetto al dato precedente) dell'indice del disagio sociale (guarda il link in pdf) misurato mensilmente da Confcommercio, va attribuita all'inflazione che è arrivata all'8,9% rispetto all'8,4% di settembre. Notizie più positive arrivano invece dall'altro elemento sul quale si base l'indice, il mercato del lavoro che ha mostrato ulteriori progressi. Il numero di occupati è cresciuto per il secondo mese consecutivo (+82mila unità su settembre) con lieve riduzione del tasso di disoccupazione ufficiale (7,8%). A questa evoluzione si è associata, una riduzione degli inattivi (-62mila unità su settembre) per un tasso di disoccupazione esteso pari all’8,8%, dato in linea con quello dei mesi precedenti.

Prezzi, disoccupazione e Misery Index Confcommercio (MIC) in Italia

anno

disoccupazione ufficiale (%)

disoccupazione estesa (%) *

Δ% prezzi-alta frequenza di acquisto

MIC*

2007

6,2

6,9

2,9

10,8

2013

12,3

15,2

1,6

20,4

2019

9,9

11,1

0,8

14,7

2020

9,3

13,8

0,2

17,6

2021

9,5

12,5

1,9

17,2

2022-II trim

8,1

9,1

7,0

16,6

2022-III trim

7,9

8,8

8,3

17,3

2022-Gennaio

8,7

10,2

4,3

16,1

2022-Febbraio

8,5

10,0

5,3

16,5

2022-Marzo

8,3

9,4

6,5

16,6

2022-Aprile

8,2

9,2

5,8

16,0

2022-Maggio

8,1

9,0

6,7

16,4

2022-Giugno

8,0

9,0

8,4

17,5

2022-Luglio

7,9

8,9

8,7

17,6

2022-Agosto

7,9

8,9

7,7

16,9

2022-Settembre

7,9

8,8

8,4

17,3

2022-Ottobre

7,8

8,8

8,9

17,6

Elaborazioni Ufficio Studi Confcommercio-Imprese per l’Italia su dati ISTAT ed INPS.

(*) I dati degli ultimi due mesi sono frutto di stima

 

Commentando i dati dell'indagine, il direttore dell'Ufficio Studi, Mariano Bella, ha sottolineato che "le prime stime di novembre indicano una stabilizzazione dell’inflazione, che permane comunque su  valori elevati, dato che appare prematuro leggere come l’inizio di una fase di rientro.  La progressiva erosione del reddito disponibile non potrà non incidere, nei prossimi mesi, sui comportamenti delle famiglie, amplificando i timori di un possibile rallentamento della domanda e di conseguenza della ripresa e dell’occupazione". "Elementi - ha concluso Bella - che potrebbero determinare un ulteriore ampliamento dell’area del disagio sociale nei primi mesi del 2023".

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