Vernola: "ripensare il contratto collettivo dando risposte diverse"
Vernola: "ripensare il contratto collettivo dando risposte diverse"
"Il mercato in cui operano le aziende che fanno parte di Federsicurezza è molto difficile e competitivo: è per questo che il tema del lavoro è la prima voce del bilancio nonché tema imprescindibile". Jole Vernola, direttore centrale Politiche del lavoro e welfare di Confcommercio, ha tracciato nel suo intervento un quadro tanto della situazione generale delle regole che presiedono al mercato del lavoro quanto di quella specifica del settore della sicurezza privata. Quest'ultimo è caratterizzato da "una forte mobilità di impresa, il che significa dispersione dell'investimento per formare i lavoratori con relativa incidenza sul costo complessivo di impresa". Più in generale In Italia c'è "un costo del lavoro assolutamente esagerato, per di più senza una rete adeguata di servizi al lavoro, ciò che fa sì che I costi sociali della disoccupazione si scarichino sulle aziende". La Vernola ha quindi difeso la flessibilità, "una ricchezza per l'impresa e per l'occupazione, che assicura migliore una migliore organizzazione del lavoro e che consente l'abbattimento dei costi fissi" e ribadito che "l'industria non caratterizza più la stragrande maggioranza dell'attività economica del Paese". Il responsabile confederale per le Politiche del lavoro e il welfare ha quindi invitato a "ripensare totalmente il contratto della sicurezza dando risposte diverse a fenomeni come la polarizzazione delle aziende sul territorio" aprendosi a "un mercato del lavoro più competitivo e più selettivo rispetto alle aziende che non rispettano le regole". Ciò di cui c'è bisogno, in sostanza, è un "cambiamento culturale", quello stesso che sul piano nazionale si aperto grazie al "percorso comune avviato con i sindacati. La stagione degli accordi separati ormai è alle spalle, è una battaglia questa che deve essere comune a tutte le organizzazione imprenditoriali".